lunedì 3 settembre 2012

Una tranquilla domenica di paura emiliana - Fontana dei Boschi, Vittorio Graziano.


  • Produttore: Vittorio Graziano
  • Vino: Fontana Dei Boschi
  • Denominazione: Emilia I.G.T. Lambrusco
  • Vitigno: Lambrusco Grasparossa di Castelvetro
  • Annata: N.D.
  • Tit. Alcolemico 12% vol
  • Prezzo: < 8 € - Comprato in cantina 
Domenica + pranzo (nel bolognese) = Lambrusco. Scendo in cantina per prendere il vino e noto che la capsula di una delle bottiglie di Fontana dei Boschi, sembra tirata e allungata. Incuriosito la taglio, ed effettivamente noto che il tappo è uscito dal collo della bottiglia di cinque, sei millimetri. Forse a causa di una cattiva conservazione in cantina, penso! Impaurito e curioso, la raffreddo col cestello, dopo alcuni minuti la apro e la verso nel bicchiere. È lui, il Lambrusco di Vittorio Graziano che da sempre  ricordo. Con sentori di frutta rossa, muschiati, speziati e terrosi. Piacevole, rustico, austero e territoriale come sempre. #Unospettacolo, tra i miei preferiti! Forse, solo con meno freschezza. Forse!

Essendo un vino ottenuto da rifermentazione in bottiglia e con metodi di lavorazione naturali, con la sola aggiunta di solforosa e niente più, ho pensato non abbia sopportato in pieno questa calda e torrida estate. Colpa mia, non l'ho tenuta come dovevo. Con essa altre due sue sorelle avevano lo stesso problema. Almeno altre venti bottiglie erano nello stesso locale. Dopo un controllo: nessun'altra, anche da vinificazione convenzionale, anche vini fermi, hanno avuto questo inconveniente. Una rifermentazione? Un'espansione del volume del vino dovuto all'aumento della temperatura? Nessun vino ha preso luce, ed al massimo i gradi saranno saliti a 24 - 25 nei giorni più caldi. Non saprei, non sono un tecnico. Se qualcuno può spiegarmi, ne sarei felice. Cosa potrebbe succedere alle altre due bottiglie? Cosa vuol dire tutto ciò? Fatevi sentire.

Certo è che questo vino è vivo. Che muta e si modifica in base a quello che lo circonda, che si ribella, mutevole ed imprevedibile. Tuttavia, quando lo si ritrova nel bicchiere, anche sotto stress, non tradisce mai. Aperta e finita.

Per la sua tipologia, per il suo carattere, per la sua fragile robustezza, si merita:

♥♥♥♥

23 commenti:

  1. Credo che "la ribellione" sia stata causata dalla fermentazione malolattica...
    Ma meglio avere anidride solforosa in meno che in eccesso :)))
    Rossana.

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    1. Quindi avendo fatto la malolattica in bottiglia, pensi che abbia perso un po' di solforosa? Tra l'altro, ho provato a spingere il tappo dentro, ma non ci sta, torna su.
      Ho paura che dovrò berle in fretta le due rimaste!
      Grazie mille Rossana per essere passata, per il commento e per la spiegazione :-)

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    2. ... ciao Ricky dovrei assaggiare le altre due bottiglie per poter dare un parere in merito!!! :-)

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    3. Luigi, sono ben contento se passi a testare le bottiglie, lo sai! Tra l'altro, non ricordo se te l'ho mai fatto sentire il Fontana dei Boschi. Ci sentiamo ;-)

      Grazie per il commento!

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  2. Secondo me è avvenuta la malolattica proprio per difetto di SO2, la reazione è sfavorita sotto i 12°C, ma oltre 20°C...
    Il tappo non entra per la pressione interna generata dalla CO2 della decarbossilazione.
    Ormai la situazione dovrebbe essere stabile, penso tu abbia avvertito una maggiore morbidezza per la diminuita acidità.
    L'acido lattico potrebbe farti lo scherzetto di trasformarsi anche in butirrato, forse sarebbe meglio stapparle :D

    Rossana

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    1. Grazie Rossana, sei stata davvero molto istruttiva e chiara. Pensavo anche di mettere le ultime rimaste in un posto fresco e comunque si, berle entro breve :-)

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  3. Io non so come mai sia successo quest'inghippo, ma so che ogni volta che leggo le tue degu di Graziano mi chiedo perchè devo ancora passare a trovarlo e testare i suoi vini! ;)

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    1. Andrea, tu non puoi non andarlo a trovare, sei troppo vicino. Dai che organizziamo ed andiamo a trovarlo assieme. :-)

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    2. Si dai, mi pare una bella idea. Ricordo che me l'avevi già lanciata e infatti mi riproponevo sempre di avvisarti non appena riuscivo ad andare. Purtroppo non ho ancora trovato il tempo, ma riuscirò! ;-)

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    3. Tranquillo Andrea, se non erro, a breve, ci si dovrebbe anche vedere. Ci accordiamo a quattrocchi ;-)
      Grazie per i commenti.

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  4. Penso che in un vino vivo possa succedere molto. Da non tecnico la spiegazione su una reazione di tipo fermentativo con CO2 come sottoprodotto mi pare ipotesi quasi certa. Non imputerei certo alla tua incuria questo tipo di problemi. Non ritengo 24 gradi un'offesa per delle bozze di vino neppure se supernaturali. Poi ci sono i Cornelissen che vorrebbero che le loro bozze vivessero a 16 gradi +/- epsilon, ma allora farebbe prima a non venderle fuori da casa sua ;-)
    Io invece ho una domanda: conoscete un modo per datare le bottiglie di Fontana dei Boschi?
    Comunque, oltre ad apprezzare il post, devo dire che anche nella mia lambrusperienza il F d B è il più buon lambrusco mai assaggiato!
    Niccolò

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  5. Anche io pensavo, come spiega egregiamente Rossana, ad una rifermentazione. Non ero arrivato alla malolattica però, che così spiega anche la minore freschezza. Leggera, s'intenda. Tra l'altro a 24 gradi ci saranno state per 2/3 giorni, comunque sempre al buio e l'oscillazione della temperatura dell'ambiente è lenta. Quindi non hanno subito sbalzi repentini. In ogni modo, ora le ho sistemate al fresco ed in piedi. Ho paura che il contatto del vino con il tappo (che si è mosso) possa provocare ossidazioni, visto che potrebbe aver perso in tenuta. Invece, tenendoli separati, la CO2 e So2 possano in qualche modo scongiurare il problema. Questa è solo una mia idea però.
    Per quanto riguarda la classificazione delle annate, io ho sempre chiesto a lui. Per il resto, non c'è altro modo che io conosca. La sigla in basso "L'8 GR10" non penso si riferisca all'annata.
    Grazie per essere passato Niccolò.

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  6. Che tappo aveva? un birondellato tappato a raso bocca?

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    1. Era a raso bocca e se non erro, un monopezzo. Sicuramente non birondellato. In che modo potrebbe influire Luca?
      Grazie per il commento.

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    2. potrebbe essere un tappo troppo stretto e non adatto al diametro della bottiglia, potrebbe essere un tappo troppo lubrificato, lo sbalzo di temperatura (ma ci dici che l'hai tenuto a temperatura pressochè costante), una lubrificazione troppo abbondante del tappo o la malolattica che però non credo crei una pressione in bottiglia tale da alzare il tappo.

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    3. Effettivamente il tappo era molto grosso una volta fuoriuscito, soprattutto nella parte inferiore. Ma quello l'ho notato già in parecchie altre bottiglie, soprattutto tra i frizzanti. Lubrificato; provando a spingerlo giù, lui torna ad uscire. Pressione ce n'è di sicuro, che sia anche la lubrificazione? Inizio a pensare che potrebbero essere tanti i fattori e comunque un insieme di questi.
      Grazie.

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  7. Se all'assaggio il vino era lui, difficile abbia fatto la malolattica. La spiegazione che più plausibile è che il gran caldo abbia liberato la CO2 disciolta (la solubilità massima è a 4° C) che poi fatica a riassorbirsi.

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    1. Si, il vino era quello di sempre, lo conosco, non resto mai senza. Forse, come ho scritto nel post, con un filo meno di acidità. Per quello si pensava alla malolattica. In ogni modo, è interessante questo argomento, le cause possibili si sommano.
      In tutto erano 5 le bottiglie di Fontana dei Boschi: 3 hanno avuto il problema, le altre 2 no.
      La ringrazio per il commento Paolo.

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  8. Io, fossi in te, le metterei coricate per mantenere il tappo bello umido.
    Ci sono alcuni produttori bio, soprattutto francesi, che scrivono in etichetta di conservare le bottiglie tra gli 11 e i 14 gradi.
    Probabilmente alcuni vini sono più delicati di altri.
    Da neofita, mi viene da dire che i fermentati in bottiglia potrebbero essere più robusti, visto che si stabilizzano da soli, senza aiuti esterni.
    Ma sicuramente mi sbaglio....

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    1. Daniele, la colpa in ogni modo è mia, non le ho tenute come dovevo. Ora però non so proprio come comportarmi. Come ho scritto alcuni commenti sopra, le ho messe in piedi, per evitare eventuali ossidazioni. Ma non sono sicuro di aver fatto la cosa giusta. In ogni modo, sono bottiglie che berrò in poco tempo, onde evitare spiacevoli sorprese. Quella del post, era spettacolare come sempre!
      Grazie Daniele e ben tornato.

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    2. cari amici, invece di scervellarvi nelle più disparate e disperate ipotesi, potete tranquillamente rivolgervi al produttore, che può darsi vi dia una mano a capire i problemi del vino... you welcome. un saluto di terra. vittorio graziano

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    3. Buongiorno Vittorio, sarei molto curioso di sapere, direttamente da chi lo produce, quale potrebbe essere stata la causa si tutto ciò.
      In ogni modo, a Natale, ne ho stappata un'altra di quella partita. Beh, era buonissima!

      Ci vedremo sicuramente il 26 gennaio a Torre Moiana, in occasione del Vinix Live 16, così me lo potrai spiegare anche di persona.

      Grazie mille per essere passato e per il commento. Per me, un onore!

      Riccardo

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